I mobili che aiutano l’autonomia

Quando Matteo era ancora nella mia pancia già fantasticavo su come avrei organizzato la sua cameretta e i suoi spazi in casa.

Dopo mille pensieri sulle nursery da sogno ho iniziato a ragionare sul fatto che per noi serviva una soluzione più funzionale.

Non sapevo come affrontare il “problema” finché non mi sono imbattuta nel mondo di Maria Montessori, dell’educazione a lungo termine e consapevole.

Premetto che non sono la persona adatta a parlare del metodo Montessori perché le mie conoscenze sono davvero minime a riguardo; ma se vuoi saperne di più ti consiglio di seguire Carlotta: la Tela e i suoi articoli sono spesso il mio rifugio nei momenti difficili (e non) da quando sono mamma.

Ascoltando il podcast di Carlotta e leggendo qualche libro ho pensato come unire le mie capacità di designer al mondo dell’autonomia per i piccolini e così è nato il progetto della cameretta di Matte.

  1. Perché L’autonomia è importante
  2. Online c’è un mondo di prodotti
    1. Letti su internet
    2. Il mobile bagno su internet
  3. Le caratteristiche che per me non dovevano mancare
    1. I fondamentali per il letto
    2. I mai più senza per il bagno
  4. Come ho creato la prima bozza
  5. Il disegno definitivo e la realizzazione
  6. Il lavoro finito e un bimbo felice in autonomia
  7. Domanda per voi

Perché L’autonomia è importante

Foto di Tatiana Syrikova da Pexels

Offrire al bambino la possibilità di agire e muoversi in un ambiente che gli offre giuste attività ed esercizi, lo aiuterà a sviluppare competenze che agevoleranno la sua indipendenza nella vita adulta.

Questo concetto (spiegato in modo molto spicciolo) è ciò che mi ha spinta a ricercare una soluzione che aiutasse Matteo a gestirsi da solo in più momenti possibili durante la giornata.

Online c’è un mondo di prodotti

Letti su internet

Ho iniziato a cercare “letti a terra” su internet con la speranza di trovare un buon prodotto senza spendere una cifra fuori dal mondo.

Ho vagato nel mondo dell’etere per ore e ore ma il prodotto che facesse al caso mio non c’era.

Lettini bellissimi con forme differenti ma di misure poco funzionali, strutture secondo menon adatte a sostenere la veemenza e l’impeto di alcuni bimbi, la mancanza di sostegni importanti per la postura.

I prezzi potevano anche essere abbordabili ma il rapporto qualitativo non aveva soddisfatto le mie aspettative.

Il mobile bagno su internet

Per il mobile bagno il problema era un po’ più grande: non esistono veri e propri mobiletti per il bagno per ovvi motivi.

La scelta era: acquistare un gradino per farlo arrivare al nostro lavandino o creare un mobile fai da te.

Su Pinterest ho trovato diverse soluzioni che usavano mobili di riciclo, accessori ikea, boccioni dell’acqua.

Un sacco di soluzioni che – però – non mi emozionavano e – soprattutto – non ci stavano nel mio bagno.

Le caratteristiche che per me non dovevano mancare

I fondamentali per il letto

Passando il tempo a cercare avevo capito cosa non doveva assolutamente mancare nel letto di Matte.

  • Ho deciso che quel lettino doveva avere tassativamente una rete, un sostegno per il materasso e – di conseguenza – per la schiena. So che il peso di un bambino è poco incisivo su un materasso ma preferisco comunque non rinunciare ad un buon sostegno per una giovane schiena in crescita.
  • Altra caratteristica doveva essere di una misura furba“: non volevo un lettino da usare due anni e poi cambiare. Quindi ho pensato ad una misura che potesse essere in grado di ospitare un bimbo fino agli 8 anni circa; da li poi sostituirò il letto con un modello tradizionale o chissà (lo vedremo con Matteo a tempo e ora).
  • Per ultimo volevo una struttura smontabile per qualsiasi eventuale spostamento e per poterlo adattare facilmente in futuro.

I mai più senza per il bagno

In bagno avevo capito che serviva un angolo in cui Matteo potesse lavarsi e prendersi cura della sua persona ad un’altezza adatta.

  • Volevo lo spazio per spazzolino, pettine, asciugamano.
  • Avevo bisogno di un collegamento idrico senza usare un boccione da riempire di volta in volta.
  • Volevo ci fosse anche uno specchio per aiutarlo nelle varie attività in bagno.

Come ho creato la prima bozza

Ho disegnato il lettino e il mobile bagno in 3d con il programma che uso per disegnare gli interni.

Il lettino è stato semplice perché sapevo di volerlo a forma di casetta in modo da poterlo vestire anche con tessuti decorativi.

Ho disegnato anche una libreria con esposizione frontale di libri e un mobile contenitore per i giochi: anche questi ad altezza ridotta e semplici da usare.

Il mobile del bagno è stato il più studiato perché ho deciso di creare un arredo su misura attorno al bidet.

Quindi ho creato un mobile con maniglie per poterlo mettere e togliere a piacimento, con specchio regolabile in altezza per la crescita, che potesse sfruttare il rubinetto del bidet.

Ho acquistato su Amazon una ciotola in latta smaltata come lavandino e ho lavorato basandomi sulle misure del bagno.

Il disegno definitivo e la realizzazione

Il mio titolare ha preso in mano i disegni e ha creato degli esecutivi precisissimi per la costruzione e il montaggio.

Li ha resi funzionali mantenendo il disegno di base: un lavoro pazzesco!

Come materiale ho scelto il multistrato di Betulla: un legno molto flessibile ed elastico dalla colorazione naturale molto chiara e le venature delicate con qualche nodo qua e là a vista.

Durante la realizzazione ho avuto la fortuna di poter seguire i vari step personalmente e poter capire effettivamente la complessità dell’assemblaggio dei vari mobili e il tempo impiegato.

Non vi sto a spiegare l’emozione di veder trasformare un disegno in realtà da accarezzare e annusare (si, io amo letteralmente annusare il legno).

Il lavoro finito e un bimbo felice in autonomia

A lavoro finito i miei colleghi sono venuti a casa a montare i vari pezzi nella cameretta di Matteo.

Non ti dico la gioia nel vedere quei mobilini alla sua altezza tutti per lui.

Ai tempi Matteo non parlava ancora molto ma – saltellando come un matto – ha mostrato chiaramente il suo entusiasmo.

Ad oggi – due anni dopousa quotidianamente tutti i mobili in camera; si arrampica come una scimmietta sul lettino, sceglie i suoi libri con comodità, mette in ordine i giocattoli e peluche.

Ma sicuramente il bagno è la parte più sorprendente: Matteo ogni mattina apre l’acqua in autonomia per lavarsi mani, faccia e denti.

Poi si specchia e ridendo – da bravo pavoncello – si pettina e infine svuota l’acqua usata della ciotola nel bidet.

Non avrei mai immaginato quanto potesse essere utile dare poche comodità facili da raggiungere e invece devo ammettere che ha cambiato tutto.

Vedere Matteo soddisfatto nel fare qualcosa da sé è davvero impagabile.

Domanda per voi

Essendo io uno spirito curioso mi piacerebbe sapere come hai gestito TU (mamma o papà) queste piccole routine con i tuoi piccoli in casa.

Se hai voglia di raccontarmi puoi trovarmi qui (lasciando un commento) oppure scrivendomi su Instagram

Vi lascio qui il link di un reel che ho creato sulla cameretta di Matteo (l’audio non è più disponibile ma non so perché)

Ti aspetto e – nel frattempo – ti abbraccio.

Una replica a “I mobili che aiutano l’autonomia”

  1. […] Se volete vedere com’è la sua cameretta ad oggi potete leggere quest’articolo in cui parlavo di Mobili che aiutano l’autonomia […]

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