Questo articolo merita un preambolo particolare:
Quando la HBO ha annunciato la produzione ‘And Just Like That‘ – tratta dalla pietra miliare delle serie tv ‘Sex and the city’ – ho deciso che avrei parlato dell’appartamento di Carrie.
Reazione di pancia e dettata dal fatto che Sex and The City è stata una delle serie che ho riguardato più volte nella vita – ma immagino che praticamente tutte le ragazze che stanno leggendo siano nella mia situazione.
Sono partita in quarta decisa di replicare in pianta dell’appartamento più amato di NY ma poi..
Mi sono bloccata.
Zero, nada. Non c’era verso di far uscire qualcosa che mi piacesse (e poi mi sono accorta che la pianta dell’appartamento era già stata replicata altre volte).
Quindi l’articolo è stato fermo per più di un anno..fino ad oggi!
Adesso lo riprendo in mano con altre intenzioni e soprattutto con un “finale” differente.
FINE PREAMBOLO –
INIZIO (finalmente) DELL’ARTICOLO
Sex and the city è sempre stata famosa – oltre che per l’ideale di donna single a New York – per gli outfit favolosi sfoggiati da Sarah Jessica Parker aka Carrie Bradshaw
Se per caso non sai di cosa stia parlando – ma davvero?!?!?!?! – ti lascio un link che spiega brevemente di cosa si tratta.
Da buona appassionata di arredo ho sempre strizzato l’occhio alle ambientazioni e posso dire di poter disegnare ad occhi chiusi il favoloso appartamento New Yorkese più famoso di sempre.
Ma non è quello che farò in questo articolo; ti offrirò altro.
Immergiamoci nel clima e ripercorriamo tutte le trasformazioni del carinissimo appartamento della scrittrice più scottante e famosa di NY City.
PREMESSA
le immagini che ho trovato hanno una risoluzione molto scarsa ma – ahimè – sono le uniche che ho trovato.
Intanto ritorniamo nei favolosi anni ’90 per entrare meglio nell’ottica del tempo.

Carrie vive in un appartamento che possiamo definire un grande monolocale – distribuito in modo furbo direi – con fulcro centrale.
In pratica l’area della cucina funge da centro e tutti gli altri spazi si sviluppano a 360° attorno ad essa.
Grazie ad un gioco di spallette e muri la zona notte è nascosta alla vista dall’ingresso:
battiamo le mani all’architetto.
Ma vorrei ragionare per ambienti; iniziamo dal punto di partenza:
L’INGRESSO

Varchiamo assieme la classica porta americana d’ingresso con spioncino e doppia chiusura di sicurezza.
La posta passa chiaramente sotto la porta (anche se dovrebbe essere lasciata all’ingresso dello stabile..boh, mistero della fede).
Qui Carrie – da buona scrittrice qual è – ha un mobiletto svuota tasche su cui poggia le chiavi e – a quanto pare – molla tutti i giornali letti e non.
Le tonalità dell’ingresso sono tiepide e pastello – tendenti anche un pò al vecchiotto azzarderei – ma non importa perchè i suoi outfit gridano
“so già abbinare gli abiti da Dio, vuoi pure che sappia quando ridare il bianco?”.
Ad aiutarci a proseguire un tappeto lungo e stretto (e arancio..) che affianca una lunga libreria piena di materiale e libri che sottolineano ancora di più la figura della nostra scrittrice del cuore.
IL SALOTTINO

Contando in passi il tempo di un “un-due-tre-stella” arriviamo al salottino e centro nevralgico delle giornate lavorative di Carrie (e dello spionaggio delle attività vicini se non erro): il salottino/studio.
In quanto a smart working Carrie ci insegnava già nel lontano 1994 che – sì – è molto bello e comodo ma – se vivi una fase confusionaria della tua vita o parli di relazioni tra uomoni e donne – l’ordine non è assicurato.
Qui Carrie mangia, scrive, chiacchiera con le altre girlz, si dispera per Big, decide di cambiare vita etc, etc, etc.
E in tutto questo non un divano (ah. la vita a NY)
LA CAMERA DA LETTO

Ed eccoci al centro nevralgico bis della casa di Carrie: l’area del letto – altrimenti la serie non si sarebbe chiamata il sesso e la città no?!
Qui è dove Carrie sogna, ama, scrive e …… beh avete capito – siamo in una serie anni 90 con sesso nel titolo.
Differentemente da tutti i letti americani – che di solito mi sembrano piccoli – questo è spazioso e naturalmente super vaporoso e morbidoso.
Nonostante i quadri storti è armonico perché rispecchia a pieno la nostra protagonista: sconquassata ma femminile
dolcemente complicata ‘nsomma.
LA CABINA ARMADIO

Se abbiamo parlato di centri nevralgici, qui possiamo spingerci pure a dire
di essere all’interno del nucleo dell’universo
La cabina armadio di Carrie è il sogno di tutte noi anche se:
- le Manolo Blahnik tenute nella scatola originale su nell’ultimo ripiano come se fossero crocs fasulle (le crossssks),
- gli abiti di Valentino buttati come se fossero magliette comprate al mercato,
- l’intimo francese ammucchiato nel cassetto che tanto la seta non si stropiccia – mmmmh.
Carrie, ti si vuole bene ma a Marie Kondo je prenderebbe un infartino.
Anzi, inizio a pensare che Marie – figlia della leva 1984 – abbia capito la sua vera vocazione di vita guardando la tua serie.
Di una cosa però sono certa: l’appartamento di Carrie era già a norma con l’antibagno (anche se non ho mai capito i due ingressi del bagno..cioè non siamo mica a Buckingham Palace.. va beh)
Quali altre parole aggiungere per questo spazio? Beh sicuramente questo minuscolo corridoietto mi ha tenuta ore incollata al televisore quindi mi chiedo: esiste al mondo uno spazio più efficace di questo?!
Sul bagno e la cucina tralascio le mie considerazioni perché – soprattutto la cucina – è stata abbastanza snobbata pure dalla padrona di casa.
Solo una volta decise di ri-imbiancare i mobili in cucina(anche qui antesignana delle mille instagrammer che ora tingono mobili) ma era il suo periodo Aidan (?), non sono certa.
Di cibo ne ho visto entrare poco in quella casa, di alcool e manzi (ahah) in compenso un pò di più.
Fatto sta che questo appartamento ha visto più cambiamenti della faccia dell’aspirante Ken.
Nel periodo Aidan doveva diventare un trilocale di lusso ma – prima della mazzata decisiva – lei decide che no.
Poi – nel primo film – lascia carta bianca alla sua assistente che – come nelle migliori serie di makeover – le fa trovare un appartamento cool e moderno in cui ritrovare la sua sanità mentale davanti all’ennesima rottura con Big.
A fine film: Carrie si trasferisce nella casa dei sogni con mr.Big con tanto di cucina a doppio angolo, cabina armadio abnorme, salotto e bellavista – seppur lamentandosi della televisione in camera da letto.
Carrie, dimmi un po’: cosa vuoi ancora?!
Comunque nel mondo reale è successa una cosa: a novembre 2021 hanno messo a disposizione l’appartamento – ristrutturato di pacca – su airbnb
per una sola notte ad un prezzo speciale per due persone soltanto.
Inutile dire che provo invidia per quelle due ragazze che hanno potuto passare una sera con Sarah Jessica Parker, dormire nel letto di Carrie – ma soprattutto – provare tutti i vestiti messi a disposizione nella cabina!
Articolo scherzoso a parte – ad oggi l’appartamento è chiuso al pubblico ma nel mio cuore rimarrà sempre iconico e favoloso; per omaggiarlo ho deciso di creare due Board Ispirazionali.
Ho pensato di suddividerle per zone: giorno e notte.
Il mio omaggio è dedicato a chi la serie non se l’è tolta dal cuore e vorrebbe replicare lo stile Carrie ambientato ai giorni nostri.
Quindi ecco a voi le board di ispirazione dedicate a Sex and the City, buona visione.
un abbraccio, Vale


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